PERCORSO

Testo e sensazioni di Francesco Puppi (Camp. del Mondo Corsa in Montagna Lunghe distanze 2017 - vincitore Trofeo Jack Canali 2016 e 2014)

Siamo ad Albavilla (CO), piccolo paese della provincia di Como ai piedi delle Prealpi lariane.
La partenza del Trofeo Jack Canali è in Piazza Roma, di fianco alla chiesa (436m).

Dopo un breve rettilineo asfaltato, si imbocca sulla sinistra Via ai Monti, e si inizia a salire tra le case, con pendenze progressivamente più impegnative che fanno pensare all'avvicinamento dei ciclisti a una salita importante e temuta durante una tappa di montagna. Dopo 800m, si abbandona Via ai Monti per entrare nel bosco: si notano le indicazioni escursionistiche per il Monte Bolettone (a 2h15').
La mulattiera sterrata si addentra nel bel bosco di castagni e sale con pendenze molto corribili, intersecando una volta la strada asfaltata che porta all'Alpe del Vicerè.
E' un primo tratto di gara in cui è possibile fare selezione, chi ha gambe è già nelle prime posizioni, per il record bisogna scappare via adesso!

Si costeggia l'acquedotto e si lascia la strada sterrata per imboccare il sentiero che corre a fil di cresta verso l'Alpe.
Siamo circa a metà gara quando, correndo tra un vecchio filare di abeti secolari, ci apprestiamo a percorrere l'unico tratto pianeggiante della gara, che in poche centinaia di metri aggira il vecchio albergo La Salute e riprende il sentiero verso l'Alpe del Vicerè, a cui giungiamo dopo aver attraversato un tratto leggermente tecnico su affioramenti rocciosi.
Dall'Alpe (900m) imbocchiamo la carrozzabile che porta alla vetta del Monte Bolettone: le pendenze diventano importanti, la strada alterna tratti di sterrato ad altri lastricati con rocce o cemento.
E' il momento di stringere i denti e di fare la differenza.

In prossimità del Monte Broncino, una piccola cima che sovrasta l'Alpe, si lascia la carrozzabile per imboccare sulla sinistra il sentiero di cresta che, dopo poche centinaia di metri e un breve passaggio di nuovo sulla carrozzabile, ci porta verso il “sentiero di mezzo”, un tratto di salita molto corribile sotto la vetta della montagna.
E' il momento di riprendere un poco il fiato e di lasciar riposare le gambe, per quanto possibile, prima dell'impennata finale.
Si lascia il bosco di noccioli e il panorama si apre, permettendoci un'occhiata di soddisfazione sull'ascesa compiuta fin qui.

In un attimo si piega decisamente a destra, e qui il Jack non lascia scampo: la direttissima, il Jacker Wall, ci attende impavido con la sua pendenza crudele, da vero vertical km.
Sono gli ultimi 100m di dislivello e possiamo scorgere, in alto, l'inconfondibile vetta accanto al filare di abeti che è il simbolo della gara e del Bolettone.

E' qui che si è fatta la storia della Jack Canali e che si sono sfidati tanti campioni della corsa in montagna.

Salire a forza di braccia su queste pendenze ha un sapore speciale, il pubblico ci incita e ci solleva verso l'ambito traguardo, accanto alla croce posta in vetta al Monte Bolettone a 1317m di quota, dopo 900m di dislivello circa dalla partenza.

Da qui, una visuale che spazia, nelle giornate di sereno, dal Monviso al Monte Rosa a ovest, dalla pianura Padana, a Milano e fino agli Appennini a sud, dalle Grigne al Resegone a est. Possiamo ammirare la Brianza e Albavilla alle pendici della montagna, e dall'altra parte il lago di Como, il Monte Palanzone e il San Primo.

Jack Canali, corsa in montagna vera, storica, unica.

A noi il Bolettone lascia sempre qualcosa di bello, che siano sensazioni, panorami, aria fresca, passi veloci. Ci piacerebbe condividerlo con voi.

#sharetheJack #trofeojackcanali #JackerWall

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Altimetria del percorso Trofeo Jack Canali Albavilla

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